Sito Ufficiale della Fondazione Sartirana Arte (PV)
La Fondazione
Il
Centro Studi della Lomellina fu fondato nel 1980 presso il Castello di Sartirana, in Provincia di Pavia. Nelle prime fasi dell’attività culturale le mostre furono organizzate con materiali provenienti dalle collezioni dei proprietari del castello, basate fondamentalmente sull’arte contemporanea, sull’argenteria di design e sul gioiello d’artista.
Dal 1993 il Centro Studi arricchì la propria area di interessi, estendendoli alle arti decorative più in generale, oltre che alla scultura, alla pittura e alla grafica, anche in collaborazione con la Regione Lombardia e la Provincia di Pavia, diventando Fondazione.
Il primo obiettivo fu diventare “testimone” dello straordinario sviluppo che coinvolse, nella seconda metà del ventesimo secolo, rivoluzionandoli, quei settori delle arti decorative che erano già apprezzati sin dal Rinascimento e che avevano reso celebre il “Bel Paese” nel mondo.
Anche se, innegabilmente, i maestri artigiani del passato avevano raggiunto straordinari livelli d’invenzione e creatività, intorno alla fine del XIX e l’inizio del XX secolo, la vena innovativa si era affievolita.Le botteghe producevano stancamente copie di soggetti del passato, ibridando antichi motive su nuovi oggetti senza anima.
Intorno alla metà del secolo XX si realizzò un’importante fatto nuovo, derivante dall’incontro dell’abilità alto artigianale dei laboratori con la fantasia creativa di molti esponenti del nuovo design italiano.
Nuova energia si infuse nelle produzioni artigianali che rinnovarono il proprio repertorio ed arricchirono il loro linguaggio, sviluppando forme innovative ed usando le tecnologie più moderne così da creare nuovi segni e lavori capaci di raggiungere nuovi orizzonti di eccellenza.
E’ questa fusione tra storica abilità artigianale ed estro contemporaneo che la Fondazione Sartirana desidera documentare per consegnarla al futuro. In questi scorsi decenni abbiamo selezionato e collezionato esempi degli oggetti più innovativi ed interessanti realizzati negli ultimi cinquant’anni, nei settori dell’argenteria, della vetreria artistica, del design dell’arredo e dei suoi complementi, della moda e dei suoi accessori e degli ornamenti per il corpo disegnati da grandi artisti.
Per la loro originalità, queste collezioni sono rappresentative del talento e dell’estro creativo italiani contemporanei quasi come la pittura e la scultura del nostro rinascimento. E’ questa la ragione che ha motivato la Provincia di Pavia a scegliere il Castello di Sartirana, fortezza visconteo sforzesca del XIV secolo come una sorta di loro “forziere”.
Come proprio successivo obiettivo la nostra Fondazione si è data il compito di continuare e sviluppare la feconda relazione tra artigiani e artisti, attraverso un processo di catalizzazione di scambi reciproci, organizzando incontri e commissionando nuovi progetti a famosi scultori, pittori ed architetti. Le collezioni esposte a Sartirana, infatti evidenziano quel filo rosso che lega le mani esperte degli artigiani ai maestri creativi, cancellando la sciagurata divisione del lavoro che, per secoli, ha diviso il mondo dell’artigianato da quello dell’arte.
Il terzo scopo della Fondazione è
stato ed è quello di aiutare la promozione di queste opera di eccezionale
qualità. Questo obiettivo ha incontrato le maggiori difficoltà nella
ritrosia dei negozianti e dei distributori che le hanno trovate troppo
innovative ed intellettuali per il loro gusto. Una delle ragioni era la loro
impreparazione a riconoscere la qualità di questi pezzi, dei quali
lamentavano il costo elevato in relazione alla loro definizione di oggetti
quotidiani, rendendo difficile la loro promozione insieme a quella del
riconoscimento dei loro coraggiosi produttori. La cosa ha reso il loro
incontro con i consumatori, creando, come in un circolo vizioso, una sorta
di paralisi del gusto con una conseguente stagnazione della domanda di
mercato.
Per combattere il negativismo di questo fenomeno, paragonabile al “cane che si morde la coda”, la Fondazione ha individuato due linee di azione. La prima è volta a rompere la barriera di silenzio che circonda questi esperimenti innovativi, cercando nuove forme di contatto e di comunicazione con il pubblico attraverso l’organizzazione di mostre nelle più prestigiose gallerie d’arte, quando non in musei; incoraggiando possibili collezionisti a considerare gli oggetti esposti non diversamente dalle sculture, dai dipinti dalla grafica a cui essi sono forse abituati. Si sostiene così il concetto che l’uso quotidiano di oggetti così belli non solo non ne diminuisce il valore, ma al contrario, rappresenta una ragione ulteriore per acquistarli.
La seconda strategia, in mancanza di appropriati centri di formazione, è stata quella di attivare contatti tra le realtà artigianali del nostro paese con altre simili esperienze europee ed internazionali.
Negli anni passati le collezioni della Fondazione Sartirana hanno viaggiato in molti paesi. Esse sono una sorta di “musei in valigia”, ospitati dalle Ambasciate d’Italia e dagli Istituti Italiani di Cultura nei cinque continenti, con l’orgoglio di testimoniare che il contributo italiano al Patrimonio artistico mondiale non è limitato ai grandi artisti del passato. Esse vogliono trasmettere il messaggio che la raffinatezza e la bellezza sono elementi determinanti della qualità della vita e come tali- e questo è molto italiano- potrebbero, anzi dovrebbero essere alla portata di tutti.